Venezia vive della sua storia, veicolandone le immagini in un processo inesorabilmente legato al mito del passato e al suo sfruttamento turistico. Mentre il tessuto produttivo si concentra nel settore di punta ed appare sempre più controverso il rapporto fra centro storico e terraferma, continua l'esodo da Venezia degli abitanti e con esso l'impoverimento della vita civile e culturale. E' possibile in questo contesto immaginare un futuro per la città? Attorno a questa domanda si articola questo dibattito, promosso nell'ambito della mostra La città per luomo Lucio Costa e la nascita di Brasilia, 1960-2010 organizzata da Picapao ed in corso fino al 28 ottobre. Il dibattito, condotto dal giornalista Massimiliano Cortivo del Corriere del Veneto, media partner della mostra, prende spunto dall'esperienza della pianificazione di
Brasilia come sorta di 'città ideale' per porsi interrogativi sulla questione dello spazio urbano di Venezia. A mettere a confronto sogni, paure e progetti sul futuro della città sono veneziani di diverse generazioni, accomunati tuttavia da un impegno in vari settori a favore della salvaguardia e del rilancio: esperienze dunque non nel segno della nostalgia ma caratterizzate da uno slancio verso la progettualità.
Partecipano:
Tiziana Agostini, assessora alla attività culturali e al decentramento del Comune di Venezia. Da sempre attiva nel mondo dell'associazionismo culturale, ha fondato il Circolo Walter Tobagi ed è stata dal 2005 al
2009 vicepresidente dell'Ateneo Veneto. E' autrice di numerosi saggi, che pongono al centro della ricerca le tematiche delle donne.
Elena Pilon, 34 anni, madre di due bimbi piccoli. Artigiana, promotrice del Comitato 'Io vivo Castello', ha condotto la battaglia a favore del mantenimento dei due consultori pediatrici del centro storico.
Giorgio Camuffo, 55 anni, ha fondato nel 1990 lo Studio Camuffo, i cui lavori sono stati presentati in importanti musei e gallerie internazionali. E' editore di una rivista dal significativo titolo Venice is not sinking, che si occupa di aspetti ancora inesplorati della cultura cittadina.
Diana Zilioli, 28 anni, genovese di nascita ma veneziana di adozione. Dottoranda in Scienze Ambientali e guida naturalistica, è responsabile della progettazione didattica presso la Serra dei Giardini di
Castello, recentemente restaurata e restituita alla città.
Giovanni Pelizzato, 44 anni, gestisce la storica Libreria Toletta e la più recente Mondadori, il cui Spazio Eventi è divenuto un importante luogo cittadino di aggregazione e di scambio culturale. E' fra i
promotori del movimento '40xVenezia'
Barbara Tucci, italo-svedese, è una 'lagunare di ritorno': nata a Venezia, ha deciso di rientrarvi nel 2007 dopo avere risieduto per oltre vent'anni a Malmö. Si occupa di marketing, organizzando eventi e
networking per imprese di qualità.