Venezia, Catalunya. 2009. La presenza della Catalogna quest’anno alla Biennale di Venezia nasce dalla volontà di presentare gli artisti catalani non in modo isolato, ma mostrarli integrati nel contesto della loro creazione; non una proposta locale o conservatrice, quindi, ma l’idea di diventare un punto di riferimento della Biennale per quanto riguarda le nuove prospettive di lavoro dell’arte contemporanea.
Il curatore della mostra, che rappresenterà ufficialmente la Catalogna alla 53. Esposizione Internazionale d’Arte - La Biennale di Venezia, è Valentín Roma vincitore del concorso indetto dall’Institut Ramon Llull, produttore e responsabile di tutto il progetto, presentando la proposta dal titolo “La comunità inconfessabile”. Per il bando è stata eletta un’équipe di esperti esterni, selezionati tra i responsabili di alcuni dei musei d’arte contemporanea più riconosciuti d’Europa. La giuria era, infatti, composta da: Manuel Borja-Vilell, direttore del Museo Nazionale Centro d’Arte Reina Sofia (come presidente della giuria) e dai membri Ignasi Aballí, artista invitato alla Mostra Internazionale della Biennale di Venezia 2007. Daniela Ferretti curatrice responsabile del Palazzo Fortuny (Venezia); Marta Gili, direttrice del Jeu de Paume (Parigi); Chus Martínez attualmente curatrice responsabile del MACBA (Barcellona) e in quel momento direttrice del museo Frankfurter Kunstverein (Francoforte); e Vicent Todolí, direttore della Tate Modern (Londra).