Peter Greenaway, noto per la sua ricerca intesa a coniugare la storia dell’arte con il linguaggio cinematografico, dopo la Ronda di Notte di Rembrandt e l’Ultima Cena di Leonardo da Vinci, si cimenta con le Nozze di Cana di Paolo Veronese e il Cenacolo Palladiano dell’Isola di San Giorgio Maggiore. Questa iniziativa, prodotta in collaborazione con Change Performing Arts, è parte di un progetto più articolato che prevede la realizzazione di un film omonimo (Le Nozze di Cana) da presentare in anteprima mondiale alla Mostra del Cinema di Venezia.
Il facsimile delle Nozze di Cana, collocato nel contesto architettonico originario per il quale era stato concepito – il Cenacolo Palladiano - attraverso la realizzazione del facsimile delle Nozze di Cana ad opera di Adam Lowe e Factum Arte, offre a Peter Greenaway la possibilità di una nuova e originale lettura, attraverso un sofisticato gioco di immagini, luci, musiche, voci e suoni, che sembreranno scaturire direttamente dal dipinto e dalle pareti del Cenacolo. La performance – un vero e proprio spettacolo multimediale della durata complessiva di circa 50 minuti - farà rivivere allo spettatore l’episodio del banchetto nuziale di Cana, il primo miracolo di Gesù narrato nel Vangelo di Giovanni. Greenaway mostrerà al pubblico i numerosi personaggi che compongono il dipinto, dai servitori intenti a preparare le pietanze agli invitati al banchetto, agli ospiti d’onore - Gesù Cristo e la madre Maria - che siedono al centro della composizione pittorica e architettonica, in un crescendo continuo fino al momento topico della narrazione: il miracolo della trasformazione dell’acqua in vino.
Per mettere realmente in luce questo straordinario dipinto affollato da oltre un centinaio di personaggi il cineasta inglese si avvale della sofisticata tecnologia multimediale di Mediacontech, il principale operatore italiano indipendente, leader nei servizi per la produzione e gestione dei contenuti per il mercato dei digital media e per il mondo museale e culturale.