La mostra di Tobia Ravà approda ora a Venezia dove sarà aperta fino al 26 luglio presso la Gallerie d’Arte L’Occhio di Elisabetta Donaggio. Si tratta del quinto appuntamento dopo Bruxelles, Milano e Castelfranco, contemporaneo a quello di Roma, in cui l’artista espone gli ultimi lavori caratterizzati dal suo stile inconfondibile, nei quali le immagini sono costruite con lettere ebraiche e numeri. Due sono i linguaggi, logica letterale e matematica, che si fondono nelle sue opere a creare un terzo linguaggio, quello figurativo, che vuole indagare, ricostruire e manifestare il mistero dell’universo. Come scrive Maria Luisa Trevisan nel catalogo: “Il titolo fa riferimento alla presenza di un invisibile legame tra le cose ed al pensiero sincronico della tradizione ebraica, secondo il quale quello che è successo in passato, attraverso la memoria, viene rivissuto dal singolo nel presente. Da qui l’importanza della storia e l’alto valore della memoria per l’avvenire. Questo intreccio affascinante tra presente, passato e futuro, tra natura e cultura, viene non solo intuito e riconosciuto dall’artista, ma anche visualizzato attraverso seducenti immagini fatte di forme, colori, lettere e numero, che costituiscono quella foresta di simboli che si cela dietro il reale”.