Surrounded by Sea
Andy Sheppard, sax tenore e soprano
Eivind Aarset, chitarra, elettronica
Michel Benita, contrabbasso
Michele Rabbia, batteria
UN SAX CIRCONDATO DAL MARE DEL SILENZIO
Andy Sheppard, classe 1957, è uno dei molti celebri musicisti che la Gran Bretagna ha regalato al jazz americano sin da metà degli anni ’60. Basterà ricordare, fra gli altri, Dave Holland, John McLaughlin, John Surman e John Taylor. Sheppard, più volte vincitore del British Jazz Award, ha suonato nelle prestigiose big–band di Gil Evans e George Russell, ma in modo continuativo soprattutto con Carla Bley. Una collaborazione fondamentale, quella con la nota pianista e compositrice americana, iniziata nel lontano 1988 con il disco Fleur Carnivore e più che mai viva ancor oggi. Il sassofonista inglese non è solo una delle più importanti voci della sua orchestra, ma forma con lei e Steve Swallow un trio originale e duraturo. Questa e molte altre collaborazioni, spesso impegnative, come quelle con i connazionali Keith Tippett e Steve Lodder, o con Rita Marcotulli, non gli hanno impedito di coltivare la sua attività di leader pubblicando, a partire dal 1987, dischi sempre molto riusciti. L’ultimo suo lavoro, Surrounded by Sea (2015), è il terzo registrato per Ecm, e conferma la profonda vocazione melodica che conferisce al suo sax una cantabilità molto vicina a quella di Jan Garbarek. La collaborazione con la famosa etichetta di Manfred Eicher, iniziata nel 2009 con Movements in Colour, prosegue nel 2012 con Trio libero, cui l’ultimo lavoro sembra strettamente correlato, espandendone le tematiche e le direttive, ciò grazie all’aggiunta del talentuoso chitarrista norvegese, oltreché prezioso manipolatore di suoni elettronici, Eivind Aarset che si aggiunge alla collaudata coppia ritmica formata da Michel Benita, contrabbasso e Sebastian Rochford, batteria. Quest’ultimo, proprio in occasione del nuovo tour, è stato sostituito da Michele Rabbia, batterista tra i più raffinati di una scena jazzistica, quella italiana, sempre più ricca di straordinari spesso giovani talenti.
Claudio Donà