Spettacolo tetarale 'Medea', tratto da Medea di Euripide, da Medea di Seneca e da Argonautiche Orfiche di Anonimo.
Drammaturgia di Alessandro Cinquegrani. Regia di Stefano Scandaletti. Con Anna Tringali, Giacomo Rossetto
Medea è uno dei personaggi più oscuri della mitologia greca. Tuttavia nella sua sofferenza e nella sua dinamica psicologica non è presente nulla di antico. Ogni anno siamo spettatori attenti, attraverso i mezzi mediatici, di casi d’infanticidio che sembrano usare le strategie più tortuose e originali per uccidere, e nei gialli irrisolti rimaniamo a guardare emettendo le nostre sentenze.
La nuova produzione della compagnia Teatro Bresci è una tragedia d’amore narrata a due voci dagli attori Anna Tringali e Giacomo Rossetto, per la regia di Stefano Scandaletti. Una storia che attinge alla mitologia per raccontare una donna del nostro tempo, travagliata dalle sue ossessioni, in una spirale di profonda sofferenza, dove i figli diventano oggetti da contendersi per ottenere vendetta.
Quali forze portano una donna a ricorrere alla collera violenta o al calcolo cinico? E quali sono quelle intime e lente macerazioni che la spingono verso l’orrore? “Medea” è una storia odierna raccontata attraverso gli altoparlanti di un’emittente radio. Un radiodramma. Ad ascoltarlo c’è una donna che, tormentata dal dolore, trascorre uno dei suoi tanti giorni, in solitudine. Ha disturbi evidenti, un forte disagio, ma non è aggressiva né mai ha immaginato di esserlo verso i figli che ama. Eppure il marito la tradisce, ci sarà un divorzio e lui si appresterà a chiedere l’affido esclusivo dei piccoli. In quella mattina la donna sente arrivare un piagnucolare dalla radio e le parole di Euripide la contagiano. In un intreccio di linguaggi e di epoche, gli attori si muovono sulla scena replicando dal vivo i suoni, amplificati e non, che danno vita alle ombre presenti nella mente di Medea. Infanticida? Sta a noi abbandonarla, eliminarla, nasconderla oppure tentare di penetrare nel suo cuore per comprendere che quel picco di violenza è un processo doloroso che tutta la società dovrebbe scontare.
Teatro Bresci nasce nel 2009 dall’incontro di Anna Tringali, Giacomo Rossetto e Giorgio Sangati, tre giovani teatranti veneti provenienti dal Teatro Stabile del Veneto e dal Piccolo Teatro di Milano. Collaborano con la compagnia attori di diversa formazione e provenienza, e varie maestranze di riconosciuta professionalità. Nel 2011 con “Malabrenta” vince il premio come Miglior Spettacolo al Premio OFF del Teatro Stabile del Veneto diretto da A. Gassman. Nel 2012 con “Arbeit” vince la terza edizione dello stesso premio, e Anna Tringali il Premio Miglior Attrice. È oggi una delle giovani realtà teatrali più importanti d’Italia.