Evento collaterale della 56°Esposizione Internazionale d'Arte 'All the World's Future'.
Il fuoco è l'elemento che collega ceramica e vetro, i due materiali presenti in mostra, anche se trasformandoli in maniera opposta: il fuoco cuoce l'argilla a forma di mano dando così alla ceramica la sua particolare durezza, mentre fonde insieme la silice che forma il vetro, fino a raggiungere uno stato semifluido dove può essere sagomato, prima che indurisca spontaneamente. Ceramica e vetro sono i materiali tradizionali per la produzione artistica.
The Dialogue of Fire mostra opere, di arte contemporanea, in ceramica e in vetro fabbricati rispettivamente presso la Fondazione Artigas a Gallifa (Catalogna), e in Murano. Il nucleo storico della mostra, collegandolo alla tradizione, è una collezione di 30 piatti in ceramica realizzati in Gallifa da altrettanti artisti diversi nel corso degli ultimi 20 anni. Accanto alcuni maestri acclamati come Antoni Tàpies, Eduardo Chillida e Barry Flanagan, ci saranno artisti emergenti come Frederic Amat, Isao e Jane Lebesque.
Altre due sale del Palazzo Tiepolo Passi, invece, ospitano sitespecif installazioni di due artisti che hanno lavorato con il vetro per tutta la loro carriera, e sono profondamente legati a Venezia: Silvano Rubino e Judi Harvest. La quarta stanza al centro, che collega gli altri tre, è lo spazio in cui The Dialogue of Fire è in realtà incarnata. Rubino e Harvest dal lato veneziano, Joan Gardy Artigas e Isao Llorens Ishikawa dal catalano, presentano una installazione collettiva frutto dell'interazione imprevedibile tra le quattro personalità artistiche e i due materiali. La luce del sole, che filtra attraverso le finestre sul Canal Grande, altera i riflessi e le ombre nel corso della giornata, dando l'installazione un aspetto sempre diverso.