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Within light / Inside glass. Un’intersezione tra arte e scienza

La luce, il vetro e la loro interazione di carattere artistico e tecnico-scientifico sono il tema della mostra. Nelle sale dell’antica biblioteca di Palazzo Loredan le curatrici della mostra, Rosa Barovier Mentasti e Francesca Giubilei, hanno invitato ad esporre 15 artisti internazionali che con il loro lavoro esplorano le reciproche influenze tra i due elementi, da un punto di vista formale e concettuale. Usando il neon o la luce naturale, il vetro borosilicato per micro e macro sculture, le tecniche tradizionali di Murano o le nuove tecnologie, la fotografia, la pittura e il disegno, la luminescenza e la trasparenza, gli artisti Teresa Almeida, Mika Aoki, Enrico Tommaso De Paris, Armanda Duarte, Veronica Green, Alan Jaras, Anna-Lea Kopperi, Richard Meitner, Éric Michel, Diogo Navarro, Fernando Quintas, Silvano Rubino, Elisabeth Scherffig, Cesare Toffolo e Robert Wiley animeranno gli spazi della sede dell’Istituto Veneto con interessanti sperimentazioni.

La luce, e indirettamente il tema della visione, hanno da sempre affascinato filosofi, fisici e artisti. Alla luce, intesa come elemento fisico, corpuscolare-ondulatorio o come entità divina e trascendentale, si è attribuito il potere della comprensione della realtà, nei suoi aspetti più concreti e in quelli spirituali. Metaforicamente la luce rappresenta l’inizio, il principio. Ma anche la conoscenza in contrapposizione al buio dell’ignoranza. Ma la luce è solo in contrapposizione al sul non-essere, così come il bianco esiste solo in relazione al suo opposto, il nero. Ma cosa sono esattamente il bianco e il nero? E perché percepiamo i colori? L’elettromagnetismo definisce il bianco come l’insieme di tutte le frequenze visibili, quindi come l’insieme di tutti i colori dello spettro percepibili dall’occhio umano. Il nero invece è l’assenza di tutto questo. Oggi sappiamo che la realtà si rivela ai nostri occhi proprio grazie all’interazione tra luce e materia. Il rapporto, quindi, tra questi due soggetti è alla base della nostra percezione visiva, poiché è proprio grazie alla riflessione o assorbimento delle onde elettromagnetiche, che noi facciamo l’esperienza delle cose e dei colori.Il vetro può contenere, riflettere e rifrangere la luce. Distorcere e moltiplicare la visione. Per le sue caratteristiche è una sorta di membrana, confine, che può occultare e proteggere. È un diaframma tra mondo esterno e mondo interno, spazio chiuso e spazio aperto, con la proprietà di bloccare l’aria, ma lasciar passare la luce. Per questa particolare natura, nel Medioevo era considerato un materiale magico, che metteva in comunicazione il visibile e l’invisibile, la realtà con il divino.

dettagli
Biglietto: ingresso libero
quando
dal 08/02/15 al 19/04/15
DoLuMaMeGiVeSa
Orario: (scegli la data)
dove
Palazzo Loredan - Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti
Campo S. Stefano, 2945 - 30124 Venezia
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