Scritto da Gabriele Paolocà diretto e interpretato da Michele Altamura, Riccardo Lanzarone, Gabriele Paolocà
Tre Cessi. Tre loculi accessoriati. Un luogo oscuro, un “non luogo” che potrebbe essere ovunque: da un autogrill ai sotterranei di Montecitorio. Un luogo ideale per parole che non possono avere spazio altrove, perché troppo esplicite, fatalmente vere. Due Uomini (o quel che ne Resta) fuoriescono dal buio e, ciascuno nella sua cella, cominciano le regolari procedure: guanti di lattice e perlustrazione del cesso. Rumore di passi che si avvicinano. Una terza deformità si appresta ad occupare il cesso rimasto vuoto: il cesso centrale, il cesso del Comando. Una riunione ai massimi Vertici, una riunione tra tre emeriti pagliacci, degni rappresentanti di chi il potere l’inventa, lo promuove e lo detiene. L’oggetto della riunione è nero come lo spazio che avvolge i suoi partecipanti, gli intenti sono esageratamente inverosimili e il male che ne scaturirebbe sarebbe il parossismo del declino politico, civile e sociale. Una favola acerba, da raccontare quando si vuole impartire una lezione, quando si vuole che un errore non venga più commesso. Una favola che si dovrebbe raccontare più spesso.