Mostra collettiva sul ritratto come descrizione nobile dell'aspetto e dell'anima delle persone, eseguito con la pittura e con le parole in versi.
Opere di Fernanda Facciolli, Ferruccio Facciolli, Onorina Frazzi, Emmet, Dorina Petronio, Elena Bovo, Josif Kyriakos, Bruse.
La mostra a tema prende ispirazione dai tre ritratti presenti, dipinti dall'artista professionista FERRUCCIO FACCIOLLI, nato a Venezia nel 1912 e purtroppo scomparso prematuramente all'età di quarantasei anni.
Diplomatosi al Liceo Classico di Venezia e all'Accademia di Belle Arti della stessa città, inizia la sua carriera artistica all'età di diciannove anni eseguendo per la comunità di Lamon ( Belluno ) una pittura a temperone su tela per il 'Capitello' (edicola sacra di strada) del primo Novecento appena costruito nel centro del paese di cui era villeggiante estivo fin da bambino e generosamente lo dona alla comunità stessa. Purtroppo la tela, rappresentante
una Madonna con Bambino e due Santi in preghiera, è andata rovinata dalla neve penetrata nell'edicola due anni fa, sciogliendo in buona parte la tempera, ed ora è stata sostituita da un altro dipinto. Molto attivo prima della seconda guerra mondiale, espone a pieno ritmo in gallerie private veneziane e genovesi, alla Biennale e nei circoli culturali e comunali veneziani dell'epoca. Di lui, oltre alla rassegna stampa costituita da ritagli di giornali che avevano scritto sui suoi lavori, ci rimane un libro dal titolo 'Camminare senza camminare'con il testo che lui stesso aveva scritto e molte riproduzioni in bianco e nero di sue opere artistiche, sia incisioni (litografie) che olii; una serie di dipinti ad olio aventi per soggetto allegorie filosofiche, paesaggi e ritratti, due perfette copie ad olio di capolavori del passato (da Giorgione
e da Raffaellino Del Garbo) e alcune cartelle di litografie con la Via Crucis.