All'interno di una serie di incontri su antifascismo e memoria, presentazione del libro di Nicoletta Poidimani.
Questo volume nasce, come recita la quarta di copertina, 'da una ricerca sulla genealogia della mentalità razzista in Italia; un lavoro di tessitura fra la storia dell'impresa coloniale nel Corno d'Africa, i dispositivi dell'immaginario di conquista, le biopolitiche di Mussolini nell'Impero e in territorio nazionale. L'originalità di questa ricerca consiste nell'evidenziare , anche da una prospettiva di genere, il convergere di diversi piani e codici comunicativi, cosi come di diverse discipline e saperi, nella costruzione della 'razza italiana' [...]. Oggi i vecchi e sperimentati dispositivi razzisti e de-umanizzanti formatisi in quegli anni si stanno riattivando sulla pelle di donne e uomini migranti e molte parole, proprie dell'ideologia di quell'epoca, si ripresentano nel linguaggio quotidiano, cosi come torna a riaffacciarsi sempre più prepontemente una concezione della donna e della famiglia di stampo clerico-fascista. L'auspicio è che questo lavoro possa essere non solo un contributo al contrastato e faticoso evolversi degli studi coloniali, ma anche uno strumento critico per conoscere questa parte della storia italiana e prevenire la ricaduta nell'orrore della barbarie fascista'.