È la prima produzione goldoniana del Teatro dei Pazzi; una straordinaria messa in scena nello stile della Commedia dell'Arte di Giovanni Giusto.
Nella trama rivisitata i corteggiatori della bella Rosaura sono messi in ridicolo marcando i tratti stereotipati della loro nazione.
Nelle classiche “divagazioni dei Pazzi”, lo spettatore si vede proiettato ora nell’Arena in cui Rosaura tenta lo spagnolo Don Alvaro de Castiglia, ora all’Opera, un teatro nel teatro dove la bella Vedova cerca di sedurre il Conte italiano. Il terzo spasimante, il Lord Inglese, un inguaribile sciupafemmine, cadrà nella trappola della seduzione della Vedova Scaltra. Artefice degli intrighi l’astuto Arlecchino che sa beffare chi cerca d'ingannarlo.
“La Vedova Scaltra” si distingue per l'abile interpretazione della protagonista, Giovanna Digito, attorniata da corteggiatori spassosi ed attualissimi pur nella loro caricaturale tipicità.