Emilio Vedova Disegni

Al Magazzino del Sale restaurato da Renzo Piano apre al pubblico la grande mostra Emilio Vedova Disegni che espone, a cura di Germano Celant e Fabrizio Gazzarri, una vasta selezione di opere su carta realizzate da Vedova nella sua lunga e complessa vicenda artistica, dai primi esordi nel 1935 fino al 2005. La prima sezione della mostra, con opere tra il 1935 e il 1940, documenta gli studi e i sondaggi di Vedova sulla rappresentazione del mondo che si confrontano esplicitamente con l’atmosfera della grande pittura veneziana tra Rinascimento e Barocco. La seconda sezione dà conto delle fasi successive della ricerca vedoviana, sensibile dapprima al linguaggio delle avanguardie storiche dal Cubismo al Futurismo, per poi passare allo scatenamento sensoriale ed emotivo che porta, nei primi anni ’60, alla realizzazione dei Plurimi, alle lacerazioni speculari alle vicende politiche della fine di quel decennio, fino alla grande stagione degli anni ’80 che porta alla stesura dei grandi teleri dei Dischi/Oltre e dei Tondi. L’allestimento di questa sezione nel suo trascorrere ininterrotto intende dare conto della visione magmatica e fluida del fare artistico di Vedova.

Nel corso dell’anno sarà pubblicato da Skira – sulla base della vasta documentazione resa disponibile dalla Fondazione - un ricco volume a cura di Germano Celant con ricerche biografiche e documentarie di Laura Lorenzoni dedicato al ciclo pittorico De America, circa cinquanta dipinti su tela e su carta eseguiti a Venezia da Emilio Vedova tra il 1976 e il 1977, con una puntuale analisi dell’esperienza “americana” dell’artista, dal 1951 per venticinque anni, dai rapporti instaurati con università, istituzioni pubbliche ed esponenti del mondo della cultura, ai numerosi appuntamenti espositivi, agli importanti riconoscimenti conseguiti e alle esperienze di viaggio nelle “Americhe” assieme alla moglie Annabianca. In riferimento a questa formidabile stagione della pittura vedoviana interviene Europamerica, un ciclo di concerti dedicati agli Stati Uniti e all’Europa curato da Mario Messinis, in programma da luglio a novembre. La rassegna si apre il 15 luglio allo Spazio Vedova con un concerto del grande pianista jazz Chick Corea con il suo Quintetto. Appuntamento successivo il 28 ottobre con Zappazik!, progetto originale di Giovanni Mancuso su Frank Zappa, mentre gli American Songs (29 ottobre) sono varie canzoni americane dagli anni Trenta e Cinquanta, trascritte e ricomposte da Luca Mosca per voce e tredici strumenti con una scrittura sofisticata e moderna. Uri Caine, un altro dei protagonisti internazionali della scena jazzistica più avanzata, sarà a Venezia il 30 ottobre con Urlicht - Primal Light, una rivisitazione di pagine mahleriane. Il weekend successivo apre con i poetici Indianerlieder (4 novembre), uno dei capolavori di Karl Heinz Stockhausen, quasi mai eseguiti in Italia, per organici vocali variabili (a Venezia, soprano e baritono). Il concerto di Letizia Michielon (5 novembre) offre una sintesi delle avanguardie europee del Novecento, con Debussy, Schönberg e Boulez. A conclusione del ciclo (6 novembre), debutta a Venezia il JACK Quartet, uno dei più agguerriti complessi statunitensi che presenta per la prima volta in città un capolavoro giovanile di Pierre Boulez, il Livre pour quator dal luciferino estremismo linguistico.

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