“Imago mundi” è un nome, un titolo, che non può riuscire a racchiudere, condensare e spiegare in sé definitivamente ed esaustivamente un evento complesso quale è un'esposizione, una mostra d’arte. Oltre la pur precisa, peculiare, evocativa e perspicua definizione nominale, ci sono e ci saranno gli esiti dell’impatto con i fruitori in termini di emozioni, sensazioni e suggestioni sia psicofisiche sia di natura intellettuale. E di opportunità emotive e suggestive questa mostra ne offre davvero tante, varie e disparate.
Diversità ed eterogeneità già a partire da dati semplicemente generazionali (all’esposizione sono presenti autori che vanno dai ventenni agli ultra ottuagenari) o geografici e quindi culturali (oltre ad autori provenienti da tutta l’Italia, sono rappresentate anche esperienze provenienti da molti stati europei e non solo).
Unica caratteristica comune tra i venti artisti presenti in mostra è la scelta della figurazione bidimensionale (nelle pur diversissime declinazioni) quale esclusivo medium espressivo e modalità del loro artistico agire.