Intellettuale, filosofo, matematico, storico dell’arte e sacerdote: alla figura del russo Pavel Florenskij (1882-1937) l’Università Ca’ Foscari di Venezia dedica il convegno internazionale di studi “Pavel Florenskij. Dall’icona all’Avanguardia”, in programma venerdì 3 febbraio a Venezia (Ca’ Dolfin - Dorsoduro 3825/e) e sabato 4 a Vicenza (Palazzo Leoni Montanari - Contra’ Santa Corona 25).
Il convegno raduna in Veneto alcuni dei maggiori e autorevoli specialisti italiani, russi, inglesi e americani sulla figura e l’opera di Florenskij che ha avuto il merito di individuare un nuovo approccio all’antica tradizione artistica russa e in particolare al segno dell’icona, grazie a lui percepito come matrice sotterranea ma sempre presente della cultura nazionale.
Il tema del convegno riprende e tematizza più puntualmente l’arco di questioni affrontate dalla mostra “Avanguardia russa. Esperienze di un mondo nuovo” (in corso a Palazzo Leoni Montanari) di cui costituisce non solo una importante appendice di approfondimento ma anche l’occasione per individuare specifiche chiavi di lettura del percorso espositivo del Palazzo.
Il convegno è promosso unitamente dal Centro di Alti Studi sulla Cultura e le Arti della Russia CSAR e dal Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali di Ca’ Foscari insieme alle Gallerie d’Italia di Intesa San Paolo e risulta l’iniziativa culturalmente più significativa degli eventi collaterali della mostra stessa.
Parteciperanno, fra gli altri, Nicoletta Misler, la più importante specialista italiana di avanguardia russa e studiosa di Pavel Florenskij, Paolo Fabbri, uno dei più importanti semiologi italiani, già direttore dell’Istituto Italiano di Cultura a Parigi, Pavel V. Florenskij, nipote di Florenskij e studioso della sua opera, la nota specialista americana Wendy Salmond e Avril Pyman, membro della British Academy e autrice di una fortunata biografia di Pavel Florenskij.
Il convegno è a cura di Silvia Burini, prorettore alle produzioni culturali dell’Università Ca’ Foscari e del centro CSAR.